Dopo una lunga prigionia in Germania durante la prima guerra mondiale, fondò con i fratelli la fabbrica di oreficeria Carlo Illario e f.11i a Valenza. Già nel 1929 l'azienda aveva raggiunto posizioni di avanguardia in campo nazionale. Le sue creazioni attiravano l'attenzione di quanti, in Italia e all'estero, si interessavano alla gioielleria e all'oreficeria. Nel secondo dopoguerra la produzione, rinnovata e perfezionata per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più raffinata, si impose sul mercato anche internazionale. La sua attività fu inoltre costantemente rivolta al progresso economico e sociale della collettività orafa, in particolare delle piccole imprese, in un'azione di guida e di incentivo. Insieme con il fratello Vincenzo realizzò infatti la Scuola di oreficeria B. Cellini, il Laboratorio gemmo-logico, la Mostra permanente di oreficeria e la Società export orafi di Valenza. Assunse la guida di associazioni di categoria e di organizzazioni nazionali, come la Commissione per l'artigianato dell'Istituto del commercio con l'estero.